Milos,
Kimolos, Folegandros e (ritorno a) Santorini
Mai partenza è stata più sofferta di questa … Beh, lo è
stato anche il ritorno ma per motivi diversi.
A gennaio /febbraio iniziamo a fare un programma:
innanzitutto : Milos e Kimolos, magari Kimolos solo in giornata… aggiungiamo
Folegandros e siccome Santorini è vicina e da lì c’è il volo diretto per
Malpensa perché non tornarci anche solo per due giorni?! Ok, stabiliamo il
programma e prenotiamo i pernottamenti su Booking; al lavoro, stranamente,
si fa il piano ferie con un mese di anticipo rispetto al solito (presento
richiesta di ferie dal 3 al 19 giugno) ma anche così passiamo un bel mese di
ansia ( se non mi concedono il periodo richiesto che si fa? ..che si fa?
…tocca cambiare il programma, la destinazione, i pernottamenti…) ma poi va
tutto liscio e ai primi di marzo prenotiamo i voli: Malpensa/Atene e
Santorini Malpensa ai quali aggiungiamo un Atene/Milos sperando di non avere
problemi di cancellazione per vento o altro ed evitando così una lunga
traversata in traghetto dal Pireo con arrivo a Milos a notte fonda.
Bene, tutto ok?! Non proprio: sopraggiungono problemi
familiari che ci tengono in ansia e sulle spine fino al giorno della
partenza…
3/6/2016 venerdi
Nonostante tutto oggi si parte! Sveglia alle 6:00 dopo
aver caricato i bagagli andiamo in un bar qui vicino per la colazione ma lo
troviamo ancora chiuso; non volendo aspettare l’apertura ne cerchiamo un
altro e poi raggiungiamo Malpensa senza intoppi. Dopo aver lasciato l’auto
nel solito parcheggio, ci portano con la navetta al terminal 2: questa volta
non c’è il “ serpentone” dell’anno scorso, anzi, non c’è praticamente
nessuno, ma giusto il tempo di consegnare i bagagli e comincia ad arrivare
gente. Con tutta tranquillità passiamo i controlli ma come al solito Easyjet
parte con 45 minuti di ritardo, immaginando cio’ abbiamo calcolato piu’
tempo per il volo su Milos.
Seduto di fianco a noi c’è un signore genovese (Leandro) con il quale
facciamo due chiacchiere e che è diretto anche lui a Milos e che ritroveremo
a Folegandros; dopo qualche giorno scopriremo poi di avere amici in comune
(…incredibile!)
Giunti ad Atene ritiriamo i bagagli e li imbarchiamo
sul volo per Milos; quindi andiamo a fare uno spuntino con un panino,
insalata di frutta e un frullato: tutto ottimo! Passiamo i controlli e qui
trovano a Monica una crema solare da 125 cl (che a Malpensa era passata) e
gliela sequestrano. Iniziamo bene!
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In volo su Milos |
Il volo parte con mezz’ora di ritardo ma in breve siamo a Milos dove, come
da accordi, ci attende Antonia del Vythos Studios. Lungo la strada che porta
ad Adamas passiamo dal pluricitato O’ Xamos e Antonia ci fa fare anche un
giro per il porto, ci consiglia dove noleggiare uno scooter (mezzi nuovi
fiammanti ma con un piccolo bauletto…). Prendiamo possesso della stanza:
molto spaziosa e pulita con bagno (ma è veramente difficile trovare in
Grecia una doccia con, non dico un box, ma almeno una tenda) e angolo
cottura; purtroppo manca il balcone, c’è un tavolino con due sedie fuori ma
sul passaggio che conduce ad un’altra stanza… pero’ c’è un mega stendino che
verrà usato spesso e risulterà indispensabile (…anche se Monica porta sempre
con sé mollette e filo per il bucato).
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Adamas dal nostro Studio |
Sistemiamo i bagagli e poi usciamo a cercare un market
dove fare la spesa per la colazione, l’acqua ed alcune cose che non ci siamo
portati da casa e ne troviamo uno abbastanza fornito sulla strada che porta
a Plaka. Sistemata il tutto, usciamo per cenare e andiamo da O’Xamos
(durante il tragitto vediamo un noleggio dove hanno scooter con bauletti
grandi). Il posto è molto particolare (piatti e bicchieri di terracotta e
rigorosamente fatti a mano!) con anche un menù molto particolare: non i
soliti piatti greci ma cose diverse dal solito e prendiamo : polpettine di
melanzane, souvlaki, Kleftiko (spezzatino di maiale con verdure e formaggio,
acqua gasata, birra e mastika offerta dalla casa: tot. 33,80 euro. Tutto
veramente ottimo, ma prezzo un po’ caruccio… per essere in Grecia.
Rientriamo a dormire e disfare i bagagli.
4/6/16 sabato
Sveglia con calma e colazione in stanza e poi andiamo a
prendere lo scooter che avevamo visto la sera prima (Road Rider). C’è solo
il meccanico che chiama al telefono la proprietaria, una signora (Maria) che
parla italiano; espletate le formalità ci consegna una cartina schematica di
Milos dicendoci che la parte ovest ed una piccola parte ad est sono sterrati
off-limits per un semplice scooter, ma se vogliamo, pagando la differenza,
potrebbe darci un quad per un giorno e poi ridarci il nostro motorino per i
giorni restanti…
Ci dice anche di tornare dopo tre giorni per un controllo dell’ olio (mai
successo!). Facciamo benzina e ci dirigiamo verso ovest e ci fermiamo alla
prima spiaggia con mare meraviglioso, che vediamo dall’alto. Parcheggiamo e
scendiamo per un sentiero ma, scopriremo poi, poco più avanti c’è anche una
comodissima scalinata oppure, ancora più avanti si arriva direttamente dalla
strada.
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Achivadolimni beach |
La Achivadolimni è una lunga spiaggia di sabbia
bianca/fine ghiaietto bagnata da un mare turchese con vista sul golfo di
Milos, Adamas e Plaka con alle spalle una alta scogliera vulcanica
coloratissima.
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Achivadolimni beach |
Stendiamo gli asciugamani sotto una tamerice e facciamo una passeggiata
lungo la spiaggia.
Dopo un po’ di relax continuiamo verso ovest tanto per tastare il terreno…
dopo il campeggio prendiamo a sinistra ma in realtà volevamo andare a
destra… Arriviamo fino a Kipos e poi facciamo dietro-front e ci fermiamo per
una breve sosta fotografica alla chiesetta di Ag. Sostis;
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Ag. Sostis |
fa caldo e sarebbe anche ora di pranzare; uno dei
diari che abbiamo scaricato dice che alla spiaggia di Fyriplaka c’è un
baretto con qualcosa da mangiare e quindi ci dirigiamo lì.
Ad un certo punto la strada si fa sterrata e superata
la deviazione per la spiaggia di Tsigrado diventa sabbiosa ma con un po’ di
attenzione arriviamo al parcheggio con visione panoramica dall’ alto su
Fyriplaka: stupenda!
Alle spalle della spiaggia si erge un’altra scogliera
coloratissima ma nessun baretto (sapremo poi che c’e’ solamente da luglio
). Sulla strada avevamo visto l’indicazioni per un ristorante (Agyra) quindi
torniamo indietro a vedere ma sembra non sia aperto… invece ci sono i
proprietari che ci fanno accomodare in una spaziosa e ombreggiata terrazza
con vista mare (hanno anche delle stanze in affitto) e ordiniamo: pomodori
con riso, acqua, coca e dolce offerto dalla casa: tot. 21,00 euro.
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Agyra |
Torniamo a Fyriplaka e dopo aver parcheggiato ne
percorriamo un lungo tratto ma non c’è ombra; torniamo indietro e ci
ripariamo sotto la tettoia di una casetta e ci facciamo un bagno
rinfrescante poi ritorniamo ad Adamas. Cena da O’ Xamos:
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O’ Xamos |
zucchine fritte, insalata della casa, acqua, birra e
mastika offerta dalla casa: tot. 21,40 euro. Passeggiata per il porto.
5/6/16 domenica
Oggi si va a nord, direzione Sarakiniko. Al parcheggio
c’è solo un quad e il tratto finale è da fare a piedi.
Ci godiamo questo posto favoloso fatto di bianchissime
rocce calcaree di svariate forme e dimensioni praticamente da soli (la
coppia del quad è silenziosa e se ne sta tranquilla in un angolo) per almeno
un’ora, girando per i suoi canyon, salendo sulle alte scogliere a strapiombo
sul mare poi, quando inizia a far caldo (ombra inesistente) ci rinfreschiamo
nelle placide acque della spiaggetta. Un po’ alla volta inizia ad arrivare
gente e quando diventa troppa ce ne andiamo anche perché il caldo sta
aumentando, ma prima diamo uno sguardo alle gallerie scavate nel calcare
peccato siano ormai trasformate in discarica…
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Sarakiniko: Grotte |
Saliamo al parcheggio dove ora c’è un furgone con bibite, panini e souvenir;
prendiamo lo scooter e ci dirigiamo verso Pollonia. Durante il percorso
facciamo sosta alla spiaggia di Mitikas che raggiungiamo con una strada
sterrata alla fine della quale c’è un grande parcheggio con bella vista su
alcune syrmata
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Mitikas: syrmata |
ed anche sulla vicina spiaggia di Navagio.
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Navagio |
Dopo un bagno andiamo a pranzare a Pollonia da Armenaki che si trova sulla
spiaggia del paese, vicino al porto: insalata Armenaki, polpo all’aceto,
melanzana con aromi, acqua e birra: tot. 29,60 euro.
Giro per i vicoli del paese fermandoci anche al porto a vedere gli orari dei
traghetti per Kimolos : solo poche corse fino a fine giugno e l’unico orario
abbordabile (il primo è alle 7:00) è alle 11:00 con ritorno alle 17:45…
Fa veramente caldo e quindi riprendiamo lo scooter e ritorniamo a Navagio a
trascorrere il pomeriggio all’ombra di una tamerice.
Cena da Barko (sulla strada per Plaka): dolmades, fagottini con formaggio di
Milos, polpette di zucchine, acqua, birra: tot. 20,30 euro.
6/6/16 lunedi
Ancora al nord con prima tappa a Mandrakia e le sue
bellissime syrmata
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Mandrakia: syrmata |
. Un signore sta dipingendo le scale che scendono alle
rimesse (anche nei giorni seguenti noteremo diverse persone intente a
dipingere) e ci fa segno di scendere da un’altra parte. Ripartiamo e andiamo
alla spiaggia di Fyropotamos ed anche qui ci sono delle syrmata (alcune
delle quali adibite ad alloggi/studios in affitto) oltre le quali c’è una
spiaggetta sovrastata da un’altra scogliera coloratissima ma un cartello di
“pericolo caduta massi” ci fa desistere dall’ andarci (ma poi arriveranno
altre persone che ci andranno senza problemi…). Stendiamo gli asciugamani
sulla spiaggia principale fatta di sabbia e piccoli ciottoli, ci sono anche
dei lettini un poco scassati ma a disposizione.
Il mare è calmissimo, una vera piscina.
Per il pranzo andiamo a Plaka ed il primo impatto non è
dei migliori: molto traffico, lavori in corso, confusione. Parcheggiamo lo
scooter ma ci dicono che lì non va bene, lo spostiamo e poi ci mettiamo
seduti all’ombra con cartina alla mano per cercare di capire dov’è la Chora.
Ci avviamo a piedi e troviamo un posticino per lo scooter cosi’ lo spostiamo
nuovamente. Saliamo per una via pedonale alla ricerca della Taverna
Archontoula
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Archontoula |
e la troviamo facilmente: ci sono parecchi tavolini
sparsi , come al solito, per i vicoli e ci accomodiamo ad un tavolo
all’ombra e ordiniamo: souvlaki con riso, insalata della casa, acqua, coca e
un’ottimo dolce offerto dalla casa: tot. 20,00 euro. Finito di mangiare
facciamo un giro per i vicoli
fino alla chiesa di Korfiatissa, (fa veramente troppo
caldo per salire al Kastro) da dove si può ammirare un panorama favoloso e
giù in basso scorgiamo un spiaggia dai colori veramente invitanti… Dalla
cartina dovrebbe essere Plathiena
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Plathiena |
e decidiamo di andarci a rinfrescare. Monica prende un
caffè in un baretto gestito da ragazzo greco, che parla italiano e le
racconta che ha sposato una sarda che lavora a Bruxelles. Come al solito
riesce ad avere indicazioni (per la spiaggia di Plathiena) : un po’
complessa da raggiungere se non si conosce la strada, ma anche così ci
dovremo fermare ancora a chiedere indicazioni. Una volta trovata diciamo che
dall’alto sembrava meglio, ma ormai siamo qui e dopo un bagno rinfrescante
ci restiamo un paio d’ore all’ombra di una tamerice.
Per cena ritorniamo da O’Xamos: polpettine di
melanzane, polpettine di vitello, fagiolini e verdurine, acqua gasata e
liquore offerto dalla casa: tot. 25,30 euro. Passeggiatina al porto e poi a
letto.
7/6/16 martedi
Oggi calma di vento e mare piatto e quindi decidiamo di
andare a Kimolos ma visto che il traghetto parte alle 11:00 prima andiamo al
porto da Riva Travel a ritirare i biglietti prenotati da casa del traghetto
per Folegandros e poi andiamo a far controllare l’olio allo scooter, ma
quando arriviamo da Road Rider ci dicono che il meccanico al momento è
nell’altra sede: sarebbe a dire?! Ci accompagnano e scopriamo che è Niko’s
Car ed è vicinissimo al Vythos! Lì troviamo anche Maria e cerco di parlarle
per il quad ma c’è un po’ di confusione e lascio perdere; il controllo è
velocissimo e una volta terminato ci dirigiamo alla volta di Pollonia dove,
in attesa del traghetto, c’è anche il tempo per un caffè.
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Traghetto per Kimolos |
In circa mezz’ora siamo a Kimolos ( ci avevano detto che a Kimolos non ci
sono noleggi ma c’è appena arrivati al porto e lungo la strada per Prassa
c’è anche un benzinaio!). Puntiamo subito in direzione della spiaggia di
Prassa; dopo Ag. Nikolaos la strada diventa sterrata ma facilmente
percorribile e poco dopo mezzogiorno arriviamo in una spiaggia caraibica
dove non c’è ancora nessuno! Ci mettiamo sotto una bella tamerice con
annessa panchina e ci buttiamo in acqua perché fa veramente caldo!
In breve comincia ad arrivare altra gente (quelli che erano in traghetto con
noi; ma dov’erano finiti?!) ed ognuno si appropria di una tamerice ma la
spiaggia rimane comunque tranquilla. Dopo un paio d’ore la fame si fa
sentire; purtroppo non abbiamo portato niente da mangiare perchè non ci
aspettavamo una meraviglia del genere. A malincuore leviamo le tende e
partiamo in direzione di Kimolos (il paese) ma dopo pochi minuti Monica nota
una lavagnetta posta all’incrocio con una stradina sterrata (sulla destra
venendo da Prassa) che indica il beach bar Kimolia… rapida inversione di
marcia e in pochi minuti ci siamo: posto carino,pulito, ombreggiato e ci
pare anche nuovo (hanno anche da dormire) ci accomodiamo e ordiniamo:
insalata greca, omelette, acqua, coca, e un caffè espresso: tot. 20,00 euro.
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Kimolia |
Ritorniamo a Prassa per un ultimo bagno e quando
usciamo dall’acqua sono già le 16:30 e il traghetto (l’ultimo!) parte alle
17:45. Rapidamente ci asciughiamo, ci cambiamo e saliamo in scooter. Prima
del porto facciamo uno stop per una velocissima visita della Chora di
Kimolos …. deserta ed in classico stile cicladico.
Giunti al porto di Psathi abbiamo anche il tempo di
bere un succo al bar. Peccato il poco tempo a disposizione, Kimolos avrebbe
meritato di più!
Stasera per cena andiamo in un localino notato le sere
precedenti (La Piccionaia), sulla strada che dal porto di Adamas porta a
Plaka, vicino al market e alla farmacia). C’è un po’ di vento e tocca
coprirsi; ordiniamo : souvlaki con pita e patate, pomodori con riso, acqua,
birra: tot. 17,30 euro. Molto economico ma nulla di speciale (atteso anche
parecchio la cena).
8/6/16 mercoledi
Oggi c’è molto vento e quindi decidiamo per una
giornata “culturale”. Raggiungiamo Tripiti e lasciamo lo scooter in un
grande parcheggio e proseguiamo a piedi verso le Catacombe e il Teatro
Romano, ma giunti ad un bivio, vediamo una chiesetta solitaria (Aghios
Nicholaos) in cima ad una collina che attira subito la nostra attenzione.
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Aghios Nicholaos |
Visitiamo il Teatro Romano
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Teatro romano |
e poi torniamo indietro e in mezzo a campi di sterpi
cerchiamo il sentiero che porta alla chiesa finchè, dopo vari tentativi,
riusciamo a trovarlo e giunti in cima ci godiamo un panorama strepitoso!
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Aghios Nicholaos e panorama |
Ritorniamo a Tripiti e facciamo un giro per il paese,
poi riprendiamo lo scooter e andiamo alle Catacombe, ma a Monica i luoghi
chiusi e sottoterra non piacciono molto e così non entriamo. Ripartiamo alla
volta di Klima e parcheggiamo lungo la strada un po’ prima del paese. Poco
prima di arrivare al mare vediamo una coppia scendere a piedi da un sentiero
che proviene dal Teatro Romano. Monica come al solito “attacca bottone”;
una battuta e ci ritroviamo a chiacchierare per una buona mezz’ora forse
più.
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Klima |
Dopo la visita di Klima e prima di riprendere lo
scooter saliamo una scalinata che porta ad una minuscola chiesina (i gradini
sembra continuino fino alle Catacombe)
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Mini chiesina |
e poi andiamo verso Plaka (ormai conosciamo la strada e
la viabilità) e andiamo a cercare un posto per pranzare: a Triovassalos
troviamo una taverna nominata sui diari e ci sediamo ad un tavolo ( ci sono
solo greci) ma dopo dieci minuti buoni non arriva nessuno e quindi ce ne
andiamo.
Riprendiamo lo scooter e andiamo a Plaka, dopo aver parcheggiato passiamo da
O’ Foras dove ritroviamo la coppia conosciuta a Klima e ci dicono che lì si
mangia bene (ma loro hanno già finito) e così ci accomodiamo e ordiniamo:
pomodori e peperoni con riso (mai mangiati di così buoni!!!), patate al
forno, acqua, coca: tot.17,50 euro.
Visto che oggi, causa il vento, la temperatura e molto più sopportabile di
due giorni fa, saliamo al Kastro ad ammirare un favoloso panorama; ci
ritorneremo senz’altro per il tramonto.
Decidiamo di tornare alla vicina spiaggia di Fyropotamos, ma quando
arriviamo il mare è molto mosso e a causa del vento c’è poca gente in
spiaggia; ci sistemiamo su due lettini sgangherati ma il vento è veramente
insopportabile e così riusciamo a resistere molto poco. Ritorniamo quindi ad
Adamas.
Alla ricerca di un nuovo posto dove cenare, troviamo sulla cartina gratuita
di Milos e Adamas, la Taverna Zygos (vicinissima a Vythos Studios) e
decidiamo di andare a provarla: posto tranquillo nelle stradine interne del
paese, specializzato in carne alla brace, non ha molta scelta ma tutto molto
buono e fatto al momento e la signora parla un buon italiano. C’è ancora
vento ma siamo abbastanza riparati; ci accomodiamo e tra le cose che la
signora ci elenca ordiniamo: spiedino di maiale con verdura cotta, pancetta
e patatine (queste e quelle di O’Xamos sono veramente tra le migliori mai
mangiate, per nulla unte e cotte benissimo!), acqua, birra Mythos alla
spina, dolce offerto dalla casa: tot. 22,70 euro.
Passeggiatina al porto e poi a nanna.
9/6/16 giovedi
Oggi ancora vento e quindi andiamo al sud destinazione Tsigrado dove
arriviamo verso le 9:00; parcheggiamo e diamo un’occhiata dall’ alto: la
spiaggia è quasi tutta ancora in ombra e a dire il vero non ci sembra nulla
di così speciale, visto che per accedervi bisogna anche calarsi con una
corda.
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Tsigrado |
Così torniamo a Fyriplaka dove non c’è ancora praticamente nessuno ma il
tempo di stendere
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Fyriplaka |
l’asciugamano comincia ad arrivare gente e restiamo
fino alle 11:30 dopodiché riprendiamo lo scooter e ci dirigiamo verso ovest
ma la nostra cartina non è molto precisa e ben presto la strada, invece di
mantenersi asfaltata come riportato, diventa sterrata e siccome i punti di
riferimento scarseggiano ben presto non riusciamo più a renderci conto di
dove ci troviamo e dato che la strada diventa sempre peggio torniamo
indietro. Appena troviamo una stradina (sterrata) che sembra scendere al
mare, la prendiamo e così arriviamo a quella che dovrebbe essere (stando
alla cartina) la spiaggia di Psathi.
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Psathi |
Qualche foto veloce e poi ritorniamo a pranzare da
Agyra: che sembra sempre chiuso ma non è così: dolmades, polpettine di
zucchine, agyra salad, acqua, coca e dolce offerto dalla casa: tot. 24,00
euro.
Dopo pranzo andiamo alla vicina spiaggia di Provatas a trascorrere il
pomeriggio sotto una tamerice.
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Provatas |
La sera, prima di cena, andiamo a Plaka e saliamo al Kastro per vedere il
famoso tramonto; c’è un po’ di gente ma fortunatamente ormai conosciamo bene
Plaka e quindi riusciamo a trovare un “ buco” per lo scooter e saliamo anche
per una via “alternativa”.
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Tramonto dal Kastro di Plaka |
Terminato lo spettacolo ritorniamo ad Adamas e andiamo
a cena da Zygos, questa sera prendiamo : due spiedini di pollo con verdure
cotte al forno, acqua, birra e dolce offerto dalla casa: tot. 21,00 euro.
10/6/16 venerdi
Giornata da incubo!
Anche se tutti ce l’hanno sconsigliato decidiamo di
prendere un quad per un giorno. Dopo aver acquistato alcune cibarie (pane
alle olive, buonissimo, apple pie, ottimo) alla fornitissima bakery (vicina
al Carrefour) andiamo da Niko’s e la signora Maria ci consiglia un mega
quad . Dopo avermi brevemente spiegato i comandi (l’acceleratore si aziona
con il pollice che dopo un po’ diventa grosso come un melone…) me lo fa
anche provare per un breve tratto e la prima impressione è che lo sterzo sia
durissimo e la tentazione di lasciar perdere è fortissima ma Maria mi
rassicura e mi dice che in breve lo utilizzerò senza problemi…
Paghiamo la differenza (42,00 euro!!!) e andiamo a fare benzina e poi
destinazione ovest e le spiagge di Triades e Ammoudaraki. Ad Ag. Marina
inizia lo sterrato anche se la nostra cartina dice il contrario …
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Ag. Marina |
Breve sosta alla chiesa e ad ammirare il panorama sulla spiaggia di Rivari e
poi proseguiamo. Inizialmente la strada si mantiene abbastanza buona ma
giunti ad un incrocio andiamo a sinistra ( dritto si va a Vani, e a destra a
Emborio)
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Incrocio |
e qui le cose si complicano e sommando il percorso
impervio e la mia inesperienza con questo quad (sia lo sterzo che i freni
non rispondono velocemente ai miei comandi e poi ho sempre la bruttissima
sensazione di ribaltamento imminente…) trasformano la guida in un incubo!
Giunti al bivio Triades/ Ammoudaraki siamo così stressati dalla guida che
sotto un sole feroce e senza un filo d’aria, decidiamo di lasciar perdere (
anche se ormai dovrebbero mancare pochi chilometri) e di tornare indietro
perché non vale la pena rischiare di farsi male e rovinarsi la vacanza per
vedere una spiaggia.
Torniamo ad Ag. Marina e proviamo a scendere alla sottostante spiaggia di
Rivari: anche questa strada è sterrata, ripida ma breve e decisamente
migliore; infatti andando piano riusciamo ad arrivarci senza problemi. Non
c’è nessuno e neppure un po’ di ombra ma sulla sinistra vediamo una casetta
sulla spiaggia e a piedi la raggiungiamo. Qui all’ombra, consumiamo il
nostro pranzo al sacco e cerchiamo di riprenderci.
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Rivari e la casetta |
Dopo il pranzo e un po’ di relax torniamo sui nostri
passi e andiamo a farci un bagno,
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Rivari |
terminato il quale riprendiamo il quad e andiamo alla
spiaggia di Achivadolimni dove ci mettiamo sotto una tamerice.
Dopo un bagno facciamo due passi lungo la spiaggia, ma la troviamo invasa
dai tafani (il primo giorno non c’erano!) e così scappiamo velocemente e
andiamo a Pollonia dove, dopo aver parcheggiato, raggiungiamo a piedi la
chiesa di Ag. Nikola.
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Ag. Nikola |
Ritorniamo ad Adamas e riconsegnamo il quad e ci
riprendiamo il nostro amato scooter.
Per cena ritorniamo da Barko dove mangiamo ottimamente con : imam, fagioloni
verdi (nostre taccole) polpette al sugo con riso, birra, acqua e dolce
offerto dalla casa: tot: 25,20 euro.
Andiamo a dormire che siamo stanchissimi e per due
giorni avrò male alle braccia.
11/6/16 sabato
Oggi abbiamo bisogno di un po’ di relax e quindi
andiamo a sud e come prima tappa scegliamo Agia Kyriaki
ma prima passiamo alla bakery a prendere qualcosa per il pranzo: c’è solo
l’imbarazzo della scelta ed è tutto buonissimo!
Arriviamo in spiaggia che non c’è ancora nessuno, il tempo di guardarci
intorno e sceglierci una tamerice che inizia ad arrivare gente ma la
spiaggia è grande e rimane tranquilla.
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Agia Kyriaki |
Restiamo fino al pomeriggio e poi andiamo a vedere
Paleochori e la Deep Blue (quest’ultima mi dicono sia sempre Paleochori ma
viene chiamata Deep Blue per via del bar; comunque le due spiagge sono
comunicanti, sempre che ci sia la bassa marea e il mare non sia agitato) che
è impossibile da non vedere in quanto c’è un grande portale dal quale si
accede al parcheggio,
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Parcheggio Deep Blue |
poi si continua a piedi passando dal bar e con una
scala si scende in spiaggia e… mai visto un mare così da nessun altra parte
del mondo!!!
Il colore della” Deep Blue” è indescrivibile: ha una sfumatura
giallo/arancio/verde/blu dovuta alla presenza di zolfo (scavando un po’
nella sabbia ci si scotta subito le dita!), una cosa stupefacente!!!
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Deep Blue |
Perché mai ci siamo venuti solo il penultimo giorno?!
La spiaggia è attrezzata con alcuni ombrelloni e lettini e c’è anche un
chiosco che però non sembra operativo; invece il bar sopra funziona ed ha
musica moderna ad alto volume ma in spiaggia per fortuna si sente poco. Dopo
una serie di foto ci ripromettiamo di tornare la mattina dopo; poi ci
concediamo una bibita al bar e la sorseggiamo ammirando questo mare
stupendo!
Riprendiamo lo scooter ed andiamo alla vicina Paleochori: bella e attrezzata
con lettini, ombrelloni, ristoranti (con il famoso Scirocco, che cucina
sotto la sabbia) ma non all’altezza della “Deep Blue”.
La sera per cena ritorniamo da Barko e prendiamo: imam,
patate in insalata, maialino con cipolle e riso, acqua, birra e dolce
offerto dalla casa (backlava): tot. 25,50 euro.
Due passi per il porto e poi a dormire.
12/6/16 domenica
Ultimo giorno a Milos e bisogna andare a fare il bagno
a Deep Blue/ Paleochori! Colazione e spesa alla bakery che però lasciamo a
casa con l’idea di tornarci per pranzo che tanto non siamo lontani.
Puntuali alle 9:00 siamo davanti al cancello ma è chiuso! Si potrebbe anche
scavalcare ma prima del bar ce n’è un altro. Fermiamo un taxista e gli
chiediamo se sa a che ora aprono e ci risponde: probabilmente alle 9:00, ma
non lo sa di preciso… Andiamo quindi a Paleochori a vedere se riusciamo a
passare tra gli scogli ma c’è l’ alta marea e il mare è un po’ agitato e
quindi non si può. Ci incamminiamo lungo la spiaggia a fare delle foto e
dopo una mezz’ora vediamo delle persone alla Deep Blue quindi vuol dire che
hanno aperto!
Ritorniamo allo scooter ed in pochi minuti ci siamo: che meraviglia il
colore dell’acqua, stupendi i colori delle rocce, non importa se il mare
oggi è un poco agitato ma questa spiaggia è bellissima!!!
Non c’è ombra (tranne gli ombrelloni e alcune grotte)
ma ormai siamo “temprati” e rimaniamo fino a mezzogiorno poi torniamo a casa
per il pranzo terminato il quale decidiamo di andare a passare il pomeriggio
a Pollonia che offre una grande spiaggia con numerose tamerici per l’ombra.
Lungo la strada facciamo una sosta a Navagio ma ci sono parecchie persone e
tutte le tamerici sono occupate. Invece a Pollonia troviamo un posticino
anche per noi; fa molto caldo e l’unica è stare all’ombra o in ammollo.
Verso le 17:00 leviamo le tende ma prima di tornare ad Adamas prendiamo lo
scooter ed andiamo alla ricerca della webcam (http://www.milos-travel.com/webcam/webcam.htm)
che consultavamo da casa prima di partire. Non riusciamo a trovarla, ma
comunque pensiamo di esserci andati vicino.
Lungo la strada del ritorno ci fermiamo a vedere la spiaggia di Papafragas
ma ci diranno che invece sia Kapros…
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Kapros… |
Per cena andiamo ancora da Zygos: spiedino di pollo,
insalata greca, polpette grigliate, melanzane e zucchine, acqua, birra e
dolce offerto dalla casa: tot. 27,70 euro.
Passeggiatina e poi a letto.
13/6/16 lunedi
Oggi si parte per Folegandros.
Ci svegliamo con comodo, facciamo colazione e poi chiudiamo i bagagli;
purtroppo Antonia non può portarci al Porto ma tanto è vicino quindi ci
andiamo a piedi in poco più di dieci minuti.
Anche oggi c’è vento ed il mare è lievemente mosso ed il traghetto arriverà
con mezz’ora di ritardo.
Oggi vediamo, per la prima volta, l’ufficio turistico aperto: all’interno
c’è una signora che parla solamente greco e sembra essere li’…. per
sbaglio: una struttura assolutamente inutile!
In circa un’ora, alle 11: 40, arriviamo a Folegandros ballando un po’. Al
porto, come da accordi, troviamo ad attenderci il marito della signora
Irene, titolare della Irene Room’s che ci porta alla Chora e in breve
prendiamo possesso della stanza per le prossime 3 notti. Posto molto
spartano ma con posizione veramente strategica a due passi dal centro dove
andiamo subito a fare un giro. Oggi è un po’ coperto, così ci ripromettiamo
di rifare le foto con un cielo migliore.
Saliamo, con una lunga scalinata, alla Panagia
(Chiesa della Vergine Maria) che domina dall’alto la Chora di Folegandros
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Panagia (Chiesa della Vergine Maria) |
e poi andiamo a prendere accordi per il motorino da
Donkey scooter. Torniamo in centro e dopo aver fatto un po’ di spesa
(frutta, yogurt, acqua, ecc.) andiamo a pagare la stanza e a fare due
chiacchiere con la signora Irene che gestisce anche la Taverna O’ Spitikò e
dove andremo, dopo qualche ora, a cenare: imam con riso, zucchini balls,
tomato balls, acqua, birra e dolce offerto dalla casa (halvas): tot. 27,00
euro.
Passeggiatina per le vie del paese, qualche foto e poi a dormire.
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Chora Folegandros |
14/6/16 martedi
Colazione in camera, poi caffè e spesa per il pranzo
all’ ottima bakery vicina a Spitikò.
Anche oggi c’è vento ma il cielo è sereno; le
alternative non sono molte e dopo aver affittato lo scooter (c’è una ragazza
che parla italiano) andiamo ad Agali
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Agali |
dove il mare è mosso; parcheggiamo e prendiamo, a
destra, il sentiero n°1, passiamo dalla spiaggetta di Galifos
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Galifos |
(deserta e con il mare molto mosso)
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Percorso verso… |
e poi quella di Agios Nikolaos sovrastata da una
taverna in panoramicissima posizione (Papalagi). C’è un po’ di gente ma non
molta e ci sistemiamo sotto una delle molte tamerici ma piano piano iniziano
ad arrivare persone.
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Agios Nikolaos |
Verso le 13:30 la ressa è ormai insopportabile (per i nostri gusti) e quindi
ce ne andiamo. Fa molto caldo e giunti ad Agali, prima di riprendere lo
scooter, facciamo una sosta all’ombra e poi ci dirigiamo verso Ano Meria
(c’è ancora molto vento e con lo scooter si deve prestare attenzione) a
visitare il paese e vedere da dove partono i sentieri per le spiagge di
Agios Georgios, Lygaria, Ambeli. Il cartello che segnala le prime due è
semi-nascosto da quello di una taverna (italiana) e dopo averlo scovato
parcheggiamo e ne percorriamo un tratto molto bello tra muretti a secco.
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Sentiero per Agios Georgios |
Ritorniamo in paese dove alla chiesa troviamo il Pope
intento a rammendare le reti da pesca.
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Pope al lavoro |
Ritorniamo alla Chora a rifare le foto del giorno prima
con il cielo azzurro.
Cena da O’ Kritikos: souvlaki di pollo con riso e pomodori, salsiccia con
patate e briam, acqua, birra e dolce offerto dalla casa: tot. 28,10 euro.
Vediamo Leandro (…vi ricordate quel signore seduto accanto a noi in aereo??
) aggirarsi alla ricerca di un posto dove cenare; lo chiamiamo e dopo aver
fatto quattro chiacchiere ci accordiamo per cenare insieme la sera seguente
da Spitiko’.
Dopo cena, salita notturna alla Panagia.
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Panagia |
15/6/16 mercoledi
Colazione in camera e poi caffè e spesa/ pranzo alla
solita bakery ( che lasceremo in stanza tanto le distanze sono brevi).
Oggi si va alla spiaggia di Katergo; con lo scooter raggiungiamo Livadi e
parcheggiamo dove vediamo un cartello che indica (40 minuti) l’ inizio del
sentiero.
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Inizio sentiero per Katergo |
Il percorso sale, sempre ben segnalato, tra muretti a
secco, recinti di capre e pecore ed un paesaggio bruciato dal sole.
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Sentiero per Katergo |
Giunti in cima alla collina vediamo la spiaggia giù
sotto, non c’è nessuno ed è uno spettacolo! La discesa ha alcuni tratti
ripidini ma da esperti escursionisti ci arriviamo senza problemi. Troviamo
un po’ di ombra dietro un grosso masso dove sistemiamo gli zaini, poi ci
godiamo questa magnifica spiaggia tutta per noi!
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Katergo |
Un po’ alla volta però inizia ad arrivare gente e
quando arriva il taxi boat dal porto ce ne andiamo.
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Katergo |
Inizia a far caldo e dobbiamo fare la salita sotto il sole!
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Un paese bruciato dal sole |
Tornati allo scooter facciamo una sosta bagno a Livari giusto per
rinfrescarci; la spiaggia non è granché.
Continuiamo verso il porto e le spiagge di Pountaki, Vitsentzou e Latinaki,
decidiamo di fermarci in quest’ultima dove, sotto la scogliera, c’è ombra.
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Latinaki |
Monica prende posto ed io torno in stanza a prendere
le cibarie. La giornata è calda, limpida e luminosa e i colori del cielo e
del mare sono favolosi.
Finito il pranzo ci trasferiamo a Chochlidia, la spiaggia del porto di
Karavostasis e ci mettiamo sotto una tamerice, bagno, ombra e relax.
Nonostante sia la spiaggia del porto l’acqua e’ pulita e limpidissima!
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Karavostasis |
Dopo un paio d’ore andiamo a vedere la spiaggia di Vardia
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Vardia |
ma giusto per fare una foto (ormai è tardi), poi
rientriamo e riconsegnamo lo scooter. Ci fermiamo dalla signora Irene a
prendere accordi per il trasferimento al porto per il giorno seguente.
Per la cena torniamo da Spitiko con Leandro: matsata
con polpette, imam con riso, acqua, birra, irakomelo, dolce offerto dalla
casa: tot. 30,00 euro. Stasera tira un vento gelido e finita la cena andiamo
tutti a dormire.
16/6/16 giovedi
Oggi andiamo a far colazione direttamente alla bakery e
ci accomodiamo ai tavoli di Spitikò che tanto al mattino è chiuso: caffè,
succo, apple pie, meglio di così! Torniamo in stanza e chiudiamo i bagagli e
alle 10:00, puntualissimo, il marito di Irene ci viene a prendere e ci porta
a Karavostasis (il porto).
Ci dice che il traghetto è alle 11:00/11:30, mai puntuale… ci scarica e
riparte; ritornerà alle 11:30 proprio quando il traghetto sta per
attraccare; si vede che è sempre in ritardo e loro ormai lo sanno.
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Traghetto per Santorini |
Questa volta il mare è calmo e il tratto è più breve e alle 12:20 siamo a
Santorini; il porto è una bolgia pazzesca ma troviamo subito il bus per
Fira; il bigliettaio “sbaglia” a darci il resto e quando Monica glielo fa
notare ci dà quello giusto (disonestamente ci aveva provato).. Rapidamente
il bus si riempie e quando parte Monica chiede all’ autista quale sarà la
prima fermata, risposta secca: “Non lo so!”. Ma siamo ancora in Grecia??!
Una cosa che ci colpisce subito è il traffico: cinque anni fa non era così
tanto!!!
Fortunatamente il capolinea dei bus è vicinissimo al nostro hotel ed in
pochi minuti ci arriviamo a piedi. Dopo esserci sistemati mangiamo un
boccone sul balconcino e poi relax in piscina.
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Relax in piscina |
Poco dopo le 17:00 siamo pronti per la camminata sulla
Caldera (da Fira a Oia che cinque anni fa non avevamo trovato il tempo di
fare). Il ragazzo alla reception ci dice che, normalmente, bastano due ore
per arrivare a Oia ma facendo foto e ammirando il panorama anche tre…
Inoltre ci sconsiglia di andare adesso per via del caldo, meglio al mattino;
però noi domani abbiamo altri programmi e quindi usciamo ad affrontare la
calura e ci dirigiamo subito verso il centro equipaggiati di bottiglie
d’acqua e bustine di Sali minerali.
Fa caldissimo e il percorso è anche in leggera salita e con pochissima ombra
ma inizialmente agevole e pavimentato; a Firostefani facciamo una sosta
all’ombra. A Imerovigli usciamo un attimo dal percorso per verificare se i
nostri ricordi sono esatti: ed infatti ecco lì la Taverna Anestis che ci
aveva consigliato un amico e che l’altra volta non avevamo provato ma questa
lo faremo. Accanto c’è un minimarket dove prendiamo acqua fresca e così
vediamo passare un bus che si ferma più avanti, perfetto!
Riprendiamo il cammino grondando sudore ma riempiendoci gli occhi con un
panorama unico al mondo!
Giunti alla Rocca di Skaros sarebbe interessante salirci ma non c’è tempo e
fa ancora troppo caldo…
Il percorso continua con saliscendi e a tratti è segnalato ma in altri si
deve andare a naso…
Con il passare delle ore, quando sono oramai quasi le 19:00, il sole cala
intensità ed il caldo allenta la sua morsa permettendoci così di procedere
con un minore sforzo, inoltre percorriamo anche dei tratti in discesa che ci
consentono di riprendere fiato. Passiamo tra studios con piscina e
idromassaggio (sembra facciano a gara a chi ostenta di più, sembra che più
hai soldi più hai un posto in prima fila in ammollo sul ciglio
dell’orizzonte…) ed altri (parecchi) in costruzione; ma dove sta andando
Santorini??? …che delusione!
Ormai la bolgia ce la siamo lasciata alle spalle (oltre noi ci sono altre
quattro persone), così come il caldo. Ora inizia la parte più
“impegnativa”: il percorso diventa un sentiero con fondo di pietrisco lavico
un poco scivoloso e dopo una discesa percorriamo un tratto di asfalto, poi
riprendiamo a sinistra un sentiero che sale, sale, sale… Giunti in cima,
dove è posta una chiesina (se ne trovano parecchie sul percorso) scendiamo
in un paesaggio lunare e si comincia a vedere Oia in lontananza, ed ecco,
siamo giusto in tempo per il tramonto (sono le 20:30) pochi minuti, due foto
veloci ed il sole è andato.
Continuiamo a scendere fino alla prima fermata del bus
che troviamo; ne passa uno stracarico ma non si ferma… Panico! Monica si
mette a cercare un taxi ma fortunatamente ne passa subito un altro (pieno
pure lui) che però ci fa salire; facciamo il biglietto per Imerovigli ma
dove sarà la fermata? Un ragazzo greco mi dice di stare tranquillo che ci
vorranno almeno dieci minuti.
Quando il bigliettaio annuncia la fermata scendiamo e in pochi minuti siamo
da Anestis a cenare. Ordiniamo: pomodori e peperoni con riso, dolmades,
maiale in salsa di vin santo, acqua, birra: tot. 28,50 euro.
Terminata la cena non ci resta che tornare a Fira a piedi in quanto
l’ultimo bus è già passato; ormai è tutta discesa ed in percorso è agevole
(solo qualche tratto un po’ al buio) e lastricato; è quasi mezzanotte quando
arriviamo in hotel (dopo essere passati nella bolgia del centro di Fira)
stanchi morti ma soddisfatti!
17/6/16 venerdi
Oggi non è giornata.
Dopo una colazione con yogurt (buonissimo!) e miele scendiamo nella hall e
come da accordi c’è già il noleggiatore che ci aspetta; mi fa salire su uno
scooter e mi porta… a pochi metri dall’ hotel.
Potevamo andarci a piedi!
Si mette subito a compilare le carte e capisco che mi vuole rifilare quello
con il quale mi ha portato qui ma io non lo voglio perché ha ruote piccole e
chiedo il solito Kymco Agility 125 che abbiamo usato a Milos e Folegandros
ma mi dice che lo stanno prendendo gli italiani dentro l’ufficio, allora
chiedo il Sym 125 e questo va bene, corregge il modulo e mi da le chiavi; e
il casco? Il casco non serve! E se ne va.
Cerco tra i caschi sulla mensola ma fanno veramente schifo; la signora che
stava servendo gli altri me ne allunga uno dicendo che è nuovo ma è una “S”
e quindi lo prendo per Monica e per me prendo il meno peggio che trovo. La
signora mi chiede la patente e poi se la tiene; avvio lo scooter e passo a
prendere Monica in hotel e ci dirigiamo verso Vlichada/Eros Beach ma
sbagliamo subito strada, guardiamo la cartina e torniamo indietro, finiamo a
Kamari ( a Santorini, ovunque voi siate, Kamari è sempre segnalata!),
chiediamo informazioni e ci dicono di tornare indietro e passare da Pyrgos…
Finalmente troviamo le indicazioni per Eros Beach Bar e percorrendo una
strada sterrata ma in buone condizioni attraversiamo una valle che pare la
Cappadocia ed eccoci arrivati.
Sono le 10:30 e fa già caldo; la spiaggia davanti al
bar è attrezzata con ombrelloni e lettini e quindi noi ne cerchiamo un
tratto libero che si vede più avanti. Ci fermiamo dove una casetta con
veranda offre riparo dal sole cocente però qui la spiaggia è prevalentemente
di sassi (il tratto migliore è quello di fronte al bar…) ma un bagno
rinfrescante è d’obbligo.
Ritorniamo allo scooter e mi accorgo che una freccia è rotta… speriamo che
alla riconsegna non facciano storie. Andiamo alla Red Beach ma quando
arriviamo c’è una marea di gente in coda per visitare il sito di Akrotiri e
il parcheggio per la Red Beach è strapieno di bus, macchine, quad, scooter…
(cinque anni fa il sito era chiuso ed il parcheggio vuotissimo). Torniamo
immediatamente indietro e cartina alla mano cerchiamo di raggiungere la
Almira Beach; dopo un paio di tentativi e percorrendo una strada sterrata ci
arriviamo ma nulla di che: prevalentemente sassosa ma per far fronte al
caldo bisogna bagnarsi.
E’ ormai ora di pranzo e abbiamo voglia di tornare al mitico Metaxi Max a
Exo Gonia ma quando arriviamo ci dicono che è ancora chiuso e apre alle
14:00… (che sfiga!!! ce lo sognavamo già da inizio vacanza). Non vogliamo
aspettare così tanto e quindi puntiamo sul paese di Pyrgos, dove anni fa
tra le viuzze, avevamo visto un bel posticino solo che non ricordiamo il
nome…
Parcheggiato lo scooter saliamo a piedi. Sotto un sole caldissimo,girando
tra i vicoli del paese, finalmente lo troviamo: si chiama Penelope’s : un
posticino ventilato e all’ombra del campanile (volendo c’è anche posto
all’interno). Ordiniamo insalata greca, polpo all’aceto, birra, acqua
(grande), dolcino all’arancio: tot. 27,00 euro. Monica come al solito fa
conoscenza con i titolari.
Visto che la calura non concede tregua l’unica è ritornare in hotel per un
breve relax. Dopo un paio d’ore usciamo per l’ultimo bagno e di nuovo
sbagliamo strada, ma riusciamo comunque ad arrivare alla spiaggia di
Monolithos percorrendo stradine secondarie. Purtroppo il mare è molto
agitato, la sabbia scotta ancora quindi, dopo mezz’oretta, ripartiamo con
l’idea di andare a Megalochori ma ben presto ci rendiamo conto che tra una
cosa e l’altra (dobbiamo anche restituire lo scooter) non è che abbiamo poi
molto tempo quindi ritorniamo a Fira passando ancora da Exo Gonia e Pyrgos e
quando ci immettiamo nel traffico di Fira percorrendo la medesima strada del
pomeriggio ad un certo punto il traffico svanisce e… abbiamo sbagliato
nuovamente strada!!! Proseguiamo confidando di riuscire, prima o poi, a
ritornare sulla via dell’hotel ma nulla quindi inversione e torniamo
indietro ma qualcosa non mi quadra ed infatti una signora ci grida: “one
way!” Ecco! Di nuovo inversione e continuiamo fino a quando la stradina
sbuca sulla strada principale. Restituiamo lo scooter ed il ragazzo guarda
la freccia rotta ma non dice niente; la signora mi consegna la mia patente
(forse l’averli contattati tramite l’hotel ci salva da lunghe discussioni…)
A piedi rientriamo in hotel e ci prepariamo per la cena: che giornata!!!
Stasera sappiamo già comunque dove andare, ma prima vogliamo cercare un
posto dove avevamo mangiato bene cinque anni fa, ma del quale abbiamo
scordato il nome: lo troviamo facilmente : Ouzeri.
E’ l’ora del tramonto e c’è una marea di gente in giro ma noi puntiamo
direttamente da Stani e saliamo sulla terrazza da dove si gode un bel
panorama sulla caldera.
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Tramonto a Fira |
Tutto si rivelerà azzeccato! Ordiniamo : calamaro
alla griglia con verdura cruda mista, tagliatelle con filetti di pollo in
salsa di pomodoro piccante, birra, acqua, e un bicchierino di liquore (o
vino) offerto dalla casa: tot. 29,30 euro.
Prima di andare a dormire qualche piccolo acquisto da
portare a casa.
18/6/16 sabato
Anche questa vacanza è giunta purtroppo al termine. Ci
alziamo con calma, facciamo colazione e chiudiamo i bagagli. A piedi
andiamo alla stazione dei bus. L’autobus parte con qualche minuto di ritardo
ma in circa 15 minuti siamo all’aeroporto dove regna il caos totale: prima
si fa la fila per la consegna bagagli, poi per far passare i bagagli ai
raggi x, poi per accedere al gate di imbarco e come al solito Easyjet parte
in ritardo ma poi volo e atterraggio regolari…. un po’ meno il ritorno verso
casa nostra dovuto a deviazioni per lavori in corso e per il traffico.
Considerazioni finali
Milos
Un’isola dai due volti.
Il primo comprende spiagge favolose e tutte diversissime tra loro ed in
grado di soddisfare tutti i gusti; paesi caratteristici , reperti storici,
chiesette disseminate ovunque… Il tutto facilmente raggiungibile e godibile
a tutti.
Il secondo è selvaggio, ostico, desertico… Ma nonostante ciò è attraente
come il cantico di una sirena specialmente per chi, come noi, ha la
“sindrome dell’ esploratore” o Vanderlust che dir si voglia
(http://www.viaggiatorisidiventa.it/sindrome-di-wanderlust-la-malattia-di-chi-e-nato-per-viaggiare/),
per chi ha sempre lo sguardo fisso sull’orizzonte e si chiede sempre cosa ci
sia “oltre”, per chi non si accontenta mai del solito ma è costantemente
alla ricerca dell’insolito, del nuovo, del mai visto prima.
Potevamo dunque ignorare il suo richiamo?! Non di certo! Ci abbiamo provato
ma siamo stati respinti; forse abbiamo sbagliato tempi e modi, forse non
eravamo sufficientemente preparati ma ogni volta che guardiamo la cartina
di Milos il richiamo continua anche più forte di prima…
Folegandros:
Una piccola isola bruciata dal sole ed
invasa dagli italiani.
Bisogna puntare sulle spiagge più impervie da raggiungere sempre che il
caldo lo permetta o che non ci arrivi il taxi-boat; nel primo caso basta
partire presto la mattina con abbondante scorta di acqua, nel secondo
bisogna andarsene quando arriva la barca che tanto parte alle 11:00.
A noi la Chora è piaciuta, ma anche qui la sera, parecchia gente. Cercando
le taverne più defilate si riesce a stare più tranquilli e magari si mangia
anche meglio.
Santorini:
Cosa dire? A distanza di cinque anni (stesso periodo) l’abbiamo
trovata parecchio cambiata: tantissimo traffico, una marea di gente (non
osiamo pensare a come sarà a luglio/agosto…),moltissimi giovani e per i
nostri gusti troppi, troppi quad per le strade ed usati con spericolatezza.
Le bellezze e i panorami però ripagano di tutto questo, nonostante stiano
costruendo ovunque studios e resort di lusso.
Spiagge:
Premesso che una valutazione di una spiaggia dipende da tutto un insieme di
fattori: l’ora del giorno, l’affollamento, il vento, il moto ondoso… Molte
le abbiamo trovate non attrezzate ma a luglio/agosto le cose certamente
cambiano.
Quindi questa non vuole essere una classifica ma un semplice riassunto delle
spiagge che abbiamo visitato.
Milos:
Achivadolimni : si accede a piedi con un breve sentiero
o più avanti con una scala in cemento oppure, continuando per la strada si
arriva direttamente sulla spiaggia e qui ci sono delle tamerici. Sabbia
grossa, non attrezzata.
Fyriplaka: lunga spiaggia di sabbia e sassi con una
parete rocciosa dai colori spettacolari, niente ombra e non attrezzata (
luglio/agosto ci sono anche gli ombrelloni ed un baretto).
Sarakiniko : spiaggetta circondata da bianchissime
rocce calcaree di svariate forme e dimensioni; poche tamerici, non
attrezzata, un camioncino/bar al parcheggio.
Mitikas : piccola spiaggia con tamerici di fronte a
delle syrmata.
Navagio : lunga spiaggia di sabbia con alcune tamerici
(alghe), non attrezzata.
Pollonia: lunga spiaggia di sabbia e con molte
tamerici, acqua pulita e limpida, nel centro del paese e del porto,
tranquilla.
Fyropotamos: sabbia e sassi, non attrezzata (solo
alcuni lettini scassati) e con alcune tamerici.
Plathiena: dall’alto sembrava stupenda ma poi ci ha un
po’ deluso… sabbia, qualche tamerice e un piccolo baretto.
Prassa (Kimolos) : sabbia bianca, tamerici, mare
limpido e calmo, sembra di essere ai Caraibi… Imperdibile!
Tsigrado: vista dall’alto non ci è parsa meritasse la
fatica di scendere con corde e scale…
Psathi : spiaggia di sassi, non c’è assolutamente
niente.
Provatas : sabbia, all’inizio è attrezzata e c’è una
taverna, sulla destra ci sono tamerici e rimesse dei pescatori, mare calmo e
scogliera coloratissima.
Rivari: si arriva dalla chiesa di Agias Marinas con una
ripida strada sterrata, non c’è nulla, neppure l’ombra, acqua limpida e
calma, sabbia.
Agia Kyriaki : sassi e sabbia, alcune tamerici,
tranquilla (consigliata per il relax)
Paleochori e la Deep Blue : dovrebbe essere sempre la
stessa spiaggia (Paleochori) ma la seconda è così chiamata per il bar con
musica ( spacca- timpani) che la sovrasta, ma il colore dell’acqua come
quelli delle scogliere è sconvolgente! Mai visto in nessun’altra parte del
mondo, imperdibile!!! Entrambe sono attrezzate con ristoranti, bar,
ombrelloni, ma c’è anche una parte libera, niente tamerici.
Kapros: spiaggia piccolissima vicino a Papafragas che
invece sono solo rocce.
Folegandros:
Agali: si arriva in scooter, ci sono taverne e
ristoranti. Sabbia, no tamerici.
Galifos: si arriva a piedi tramite il sentiero n°1,
piccola, no ombra, sabbia grossa e sassi.
Agios Nikolaos : continuando sul sentiero si passa
dalla Taverna Papalagi e si scende sulla spiaggia di sabbia
fine/grossa/sassi, molte tamerici.
Katergo: si arriva a piedi i circa 30/40 minuti da
Livadi, non c’è nulla, neppure l’ombra (magari al mattino presto dietro un
masso enorme…) sabbia e ciottoli.
Livari: sabbia e qualche tamerice, vicino al campeggio.
Pountaki, Vitsentzou e Latinaki: nei pressi di
Karavostasis, piccole e soleggiate.
Chochlidia: la spiaggia di Karavostasis tranquilla,
pulita, tamerici e sabbia.
Vardia: piccola, tranquilla e acqua pulita.
Santorini:
Vlichada/Eros Beach : sabbia nera e sassi, c’è un bar
ma niente ombra, meglio rimanere nei pressi del bar…
Almira Beach: sassi, niente di che.
Monolithos: sabbia nera, tamerici.
(… ma a Santorini di certo non si va per le spiagge)
Taverne:
Milos:
O’Xamos: si mangia bene e la tavena è molto bella ma i piatti sono
“particolari” (non i soliti a quali siamo abituati in giro per la Grecia…) e
i prezzi un po’ elevati (pane, non richiesto, 2,20€, birra 4€ (in altri
posti la stessa birra viene max 3,50€, bottiglia di acqua gasata da ¾ 3,30
€…), cmq, da provare almeno una volta.
Agyra: classica taverna greca, consigliato
Armenaki: ristorante sul mare, si mangia bene ma forse non abbiamo azzeccato
i piatti.
Barko: classica taverna greca, consigliato
Archontoula: classica taverna greca, consigliato anche per come è disposto…
La Piccionaia: nulla di che.
O’ Foras: classica taverna greca, i pomodori e peperoni ripieni sono i
migliori che abbiamo mai mangiato!
Zygos: classica taverna greca, consigliato
Folegandros:
O’ Spitikò: classica taverna greca, consigliato.
O’ Kritikos: taverna greca in piazzetta, forse la scelta dei piatti non è
stata azzeccata ma non ci ha entusiasmato…
Santorini:
Anestis : classica taverna greca, consigliato.
Penelope’s: classica taverna greca, consigliato.
Stani: taverna con terrazza con vista sulla caldera, ottimo rapporto qualità
prezzo, una riconferma!
Spese (per 16 giorni):
Voli:
Milano/ Atene = 199,96€
Atene/ Milos = 168,48€
Santorini/Milano = 273,32€
Soggiorni:
Milos/ Vythos Studios = 300€
Folegandros/ Irene Rooms = 90€
Santorini / Nissos Thira = 160€
Traghetti:
Milos/Folegandros = 79€
Folegandros/Santorini = 88€
Pollonia/ Kimolos A/R = 11,20 €
Noleggio
moto
Milos = 162€ (9gg.) + 42€ (per un giorno di quad)
Folegandros = 40€ (2 gg.)
Santorini = 25€ (1gg.)
Benzina
Milos = 21,30 € + 22€ per un giorno di quad
Folegandros = 5 €
Santorini = 3€
Pranzi e cene
Milos = 372,30 €
Folegandros = 146€
Santorini = 85,50€
Varie
Milos = 150€
Santorini = 43€
altre spese = 44€
Parcheggio Malpensa = 72€
Tot= 2600 €
Buon viaggio!
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Riccardo e Monica |